Il Nordic Walking agonistico è un’esperienza che va fatta per essere compresa.
Dal momento che la Federazione Italiana Atletica Leggera ha adottato questa disciplina tra le sue specialità non è stato possibile mancare l’appuntamento con le competizioni di velocità. Come la Marcia, il Nordic Walking non si può definire solo nella sua velocità, ma anche nella tecnica.
Le gare si svolgono, infatti, su un percorso ad anello di 1km sotto gli occhi costantemente attenti dei Giudici. Il giro viene completato dagli atleti 10 volte, solo in caso della quarta ammonizione non sarà possibile concludere la prova.
Il gesto del Nordic Walking, man mano che si velocizza, perde un po’ della sua ampiezza e fluidità, ma non per questo è meno bello e funzionale! Quando si comincia a far viaggiare piedi e bastoncini con più intensità la frequenza cardiaca sale come nella corsa. Anzi, per certi aspetti anche di più, dal momento che sono di sicuro impiegati tutti i muscoli del core e degli arti superiori. Cosa che nella corsa, soprattutto a livello amatoriale, avviene poco!
Per chi ama un tipo di attività sportiva un pochino più intensa, di sicuro cimentarsi in allenamenti pro competizioni potrà essere molto interessante. Il tutto rimanendo in un ambito di “cammino” e non di corsa, che è un’attività di sciuro più impattante sulle articolazioni e sulla postura in generale.
Il Nordic Walking interpretato in chiave agonistica non ha età! Ho fatto gare a fianco di atleti dai 20 agli 80 anni! Anche questo è molto bello: essendo le classifiche divise per categoria di età si gareggia tutti insieme in un clima di grande rispetto e affiatamento reciproco.
… insomma i motivi per provare ad alzare l’asticella sono molti: io l’ho fatto e mi sono sempre divertita molto! Anche perché la prima vera sfida è sempre con noi stessi e il nostro desiderio di mettersi in gioco.
Anna