Un infortunio ti ferma, ti riporta fuori dal gioco.
Puoi arrabbiarti, farti prendere dal nervoso oppure puoi cercare di sfruttare questo tempo per “allenare la mente”, e sarà proprio quella che ti sosterrà nella fatica della convalescenza e poi della ripresa.
Ho preparato una maratona per mesi e poi una settimana prima di correrla la vita mi ha messo davanti uno stop bello grande: un bell’incidente e una frattura allo sterno. E qui il primo grande allenamento: la resilienza!
Durante questi mesi di preparazione alla maratona mi sono resa conto di quanto l’allenamento mentale sia imprescindibile da quello fisico perché se la testa non va, non conta nessuna potenza muscolare! Testa e corpo non sono divisibili: la testa segue il corpo e il corpo segue la testa in un confine labile, ma è sempre la testa che rischia di “perdersi”, di perdere l’ascolto delle sensazioni corporee, di mandare al corpo segnali negativi di scoraggiamento e sfiducia. E allora va allenata, costantemente, come il muscolo più potente, ma anche più capace e performante, che non va mai in stallo, che può crescere e allungarsi all’infinito, senza limiti!
E allora, la mia maratona io la sto correndo ogni giorno, il traguardo si avvicina a ogni chilometro e una volta arrivata… sarà pronta per la prossima!
Vorrei prendere di nuovo i miei bastoncini e allenarmi, stringere i lacci delle mie scarpe rosse e far volare i miei piedi… salire fino a Campiglia per poi scendere giù correndo e sentire di nuovo quelle bellissime sensazioni di libertà, di leggerezza e di fatica, quella bella fatica sana che ti riempie di endorfine, che ti scarica di pensieri e ti carica di energia per dare il massimo.
Vorrei… ma non posso… per ora! Ma torno presto… presto!!!
